06 ottobre 2021
Gli “highlander” dell’Asd Fontigo portano avanti il movimento: “Puntiamo sui giovani”
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Qui la videointervista di #Qdpnews.it
Il tamburello è sempre stato nel dna di Sernaglia della Battaglia e, più precisamente, della piccola frazione di Fontigo.
Proprio qui, infatti, troviamo l’ultima società rimasta ancora operativa dell’Alta Marca trevigiana in un territorio come quello del Quartier del Piave che, fino a 15-20 anni fa, che era la patria di questa particolare disciplina.
Oggi l’Asd Fontigo, società che milita in Serie B, si ritrova a dover trainare il movimento del tamburello, notevolmente ridotto rispetto a un tempo ma che ora, nonostante le restrizioni Covid, è ripartita a pieno regime in campionato (la prima sfida domenica scorsa).
Un club che ha militato per molti anni nei campionati nazionali di Serie A, A2 e B e che ha partecipato a diversi tornei organizzati dalle compagini del Trentino, Veronese e Mantovano riportando sempre risultati di rilievo.
Ma perchè il movimento negli ultimi anni nel nostro territorio è svanito poco a poco? La risposta forse può essere così brevemente riassunta.
Fino a una ventina di anni fa era molto più facile portare avanti il gioco del tamburello perchè in provincia esistevano una quindicina di squadre (basti pensare che nel 1979, esistevano una decina di società in provincia se non di più: Mosnigo, Colbertaldo, Vidor, Valdobbiadene, Bigolino, Cornuda, Castelfranco, Montebelluna, Sernaglia della Battaglia, Possagno, Quero, San Giovanni e Treviso), ora troviamo solamente il Fontigo come rappresentante.
Poi sicuramente hanno influito la mancanza di fondi e la concorrenza spietata di altri sport, a volte più appetibili ai media, che ha fatto estinguere poco a poco le varie associazioni, senza contare la questione logica: non esiste più la possibilità di fare un campionato provinciale poichè le squadre più vicine si trovano nel Veronese e nel Trentino.
Ma nonostante tutto l’Asd Fontigo non molla e punta a far avvicinare i giovani al progetto.
“L’obiettivo stagionale, per quanto riguarda il team di B, – affermano dalla società – è sicuramente quello di mantenere la categoria e di migliorare la posizione di metà classifica dell’anno 2019 e, se ce ne sarà l’opportunità, di giocarsi le fasi finali di Coppa Italia come avvenuto nel 2019“.
“Per quanto riguarda l’attività dell’associazione – concludono – è quello di poter tornare nelle scuole a far conoscere e far provare agli alunni il gioco del tamburello per continuare a portare avanti questo sport nel nostro territorio, il tutto mantenendo un settore giovanile numeroso che diventa imprescindibile per il proseguio dell’attività negli anni futuri”.
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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